Interviste

Nel percorso di avvicinamento al Simposio, sei interviste con figure apicali del mondo militare istituzionale e industriale sono state raccolte. Lo scopo: costruire una visione multiprospettica sullo sviluppo della capacità ipersonica, nella sua potenzialità presente e nella sua possibiltà futura. Le persone intervistate sono state sollecitate a riflettere su quale possa essere il vantaggio dello sviluppo dell’ipersonico per il sistema Paese, e su quali siano le opportunità e le sfide ad esso connesse. Ciascuno si è soffermato diversamente, a seconda del settore di afferenza, sulle eventuali ricadute in ambito geopolitico, militare, industriale e civile che intraprendere una simile sfida potrebbe avere.

Scopri le persone coinvolte e leggi le interviste

Ing. Tommaso Ghidini - INTERVISTA

Capo del Dipartimento di Ingegneria Meccanica dell’Agenzia Spaziale Europea

“Io rappresento l'Agenzia Spaziale Europea, quindi aggiungo a questo aspetto principalmente militare un elemento, ovvero le politiche industriali. Il conflitto in corso ci ha mostrato che avevamo alcune dipendenze industriali e ha bloccato l'accesso a determinate tecnologie, prodotti e materiali. La capacità e l'intenzione di sviluppare veicoli di questo tipo completamente in Europa ha per noi un grande valore aggiunto, da un punto di vista della non dependency e quindi della completa indipendenza tecnologica, strategica e tattica”.

Gen. Isp. Capo Giuseppe Lupoli - INTERVISTA

Direttore ARMAEREO, HYPERION, Space Rider e Strategie Nazionali

Dal punto di vista di ArmaAereo, della Direzione degli Armamenti Aeronautici per la aeronavigabilità, noi dobbiamo continuare uno sforzo di trasformazione della nostra normativa, da normativa di aeronavigabilità, airworthiness, a normativa di navigabilità dello spazio, spaceworthiness, per pensare a tutti quei fattori che sono una conseguenza dell'inserimento di questa nuova dimensione tecnologica.

Gen. Roberto Nordio - INTERVISTA

Senior Mentor, NATO

“Siamo pertanto obbligati a guardare la nostra società e, se necessario, a modificarla in modo che, insieme agli alleati, siamo in primis in grado di assicurare un'adeguata deterrenza e, solo in caso di fallimento di questa, di poter poi difendere efficacemente il nostro territorio e i valori delle nostre società democratiche”.

Giovanni Soccodato - INTERVISTA

Executive Director Sales Business Development e Managing Director di MBDA Italia

“MBDA da molti anni si sta confrontando su come contrastare la minaccia ipersonica. Dallo sviluppo del missile Aster, soprattutto nelle sue ultime versioni, ha introdotto continuamente innovazioni, consentendo di migliorarne le performance. La sfida è quella di guardare avanti, al futuro, a nuove capacità, nuove tecnologie, nuove possibilità operative.”

Gen. Leonardo Tricarico - INTERVISTA

Presidente Fondazione ICSA (Intelligence, Culture and Strategic Analysis)

“Un altro fattore che lascia non pochi dubbi sulla necessità di sviluppare sistemi offensivi ipersonici riguarda lo stato dell’arte delle difese da penetrare; ossia è proprio necessario spingersi a sviluppare nuovi sistemi più performanti se quelli in uso sono adeguati all’esistente ed al futuro prossimo?”.

Michael Williamson - INTERVISTA

Presidente di Lockheed Martin International

“Alla Lockheed Martin collaboriamo con i clienti per sviluppare capacità ipersoniche end-to-end in tutti i domini (terra, mare e aria), per ridurre i loro rischi e far maturare questi sistemi all'avanguardia. Stiamo guidando un team di partner industriali, governativi e accademici per accelerare lo sviluppo e far sì che questo avvenga in tempi ridotti. Inoltre, stiamo investendo in strutture produttive e talenti per assicurarci di essere preparati ad avviare la produzione appena i nostri clienti son pronti”.